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Soggetti eutiroidei con diabete mellito di tipo 2: livelli di TSH e parametri metabolici


La prevalenza delle patologie tiroidee è maggiore nei soggetti con diabete mellito di tipo 2, rispetto a quella osservata nella popolazione generale. L’ipotiroidismo conclamato e quello subclinico sono stati associati ad alterazioni metaboliche e a un incremento del rischio cardiovascolare.
Alterazioni subcliniche della funzionalità tiroidea potrebbero contribuire a peggiorare il profilo di rischio cardiovascolare anche nei soggetti diabetici, sebbene i dati disponibili sulla relazione tra livelli di TSH ( ormone tireotropo ) e fattori di rischio cardiovascolare in questa popolazione siano a tutt’oggi limitati.

L’obiettivo di uno studio è stato quello di valutare le potenziali relazioni tra i valori di TSH e il profilo lipidico e metabolico in 325 soggetti con diabete mellito di tipo 2 senza patologia tiroidea nota, 133 uomini e 192 donne, con un’età media di 63 anni, consecutivamente afferenti a due Centri diabetologici del Sud Italia.

Sono stati esclusi dallo studio i soggetti con valori di TSH al di fuori del range di normalità del laboratorio dei Centri partecipanti ( 0.27-4.2 mIU/L ) e quelli in trattamento con farmaci per patologie tiroidee.

Il valore medio di TSH in questa popolazione era di 1.53 mUI/L, con valori di FT3 ed FT4 entro il range della norma. Considerando uomini e donne separatamente, i livelli di FT4 erano significativamente inferiori nelle donne rispetto agli uomini ( 17.02 vs 19.19 pmol/L; p=0.005 ), mentre non sono emerse differenze significative nei livelli di TSH ed FT3 tra i due sessi.

Stratificando la popolazione in studio in base ai valori di TSH, l’età diminuiva progressivamente dal quartile più basso a quello più alto di TSH ( p=0.04 ), mentre vi era un progressivo aumento dell’indice BMI ( indice di massa corporea ) e dei livelli di trigliceridi e di colesterolo totale, sebbene tali differenze non raggiungessero la significatività statistica.

All’analisi multivariata, una più giovane età e il sesso femminile si associavano in modo indipendente a più elevati livelli di TSH, in questa popolazione.

In conclusione, i dati di questo studio hanno indicato che nei pazienti ambulatoriali con diabete mellito di tipo 2 valori più elevati di TSH, seppur entro il range di normalità, sono di più frequente riscontro nei soggetti più giovani di sesso femminile. Resta da valutare l’impatto di queste associazioni sul rischio cardiovascolare nei soggetti affetti da diabete mellito di tipo 2. ( Xagena2012 )

Giandalia A et al, G It Diabetol Metab 2012; 32: 4-9


Endo2012



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